Le Storie siamo noi 2015 – Comunicato stampa
A scuola è già suonata la prima campanella qualche giorno fa, ma oltre 150.000 ragazzi non siedono più sui banchi delle quinte classi delle scuole superiori. Cinque anni or sono, infatti, erano quasi 600.000 gli studenti a risultare iscritti nell’anno scolastico 2011/12 alla prima classe delle secondarie di secondo grado. Oggi, all’ultimo anno, non arrivano a 450.000.
Il 27 e il 28 ottobre, a Firenze, si parlerà di problemi sempre più stringenti come questo, durante la due giorni di lezioni, ricerca e workshop del 5° Convegno biennale “Le storie siamo noi” incentrato in questa edizione sui Neet e i dropout e organizzato dall’aretina Pratika, associazione di promozione sociale, agenzia formativa e di orientamento e dall’associazione L’Altra Città di Grosseto, agenzia formativa con una particolare attenzione alla scuola e ai soggetti disagiati.
Sarà la prima edizione del convegno ad approdare a Firenze, presso l’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio, in via Bufalini 6. L’organizzazione dell’evento, appuntamento centrale per tutto il mondo “educational” italiano e che vede arrivare, in media, 400 esperti e lavoratori del settore fra insegnanti, formatori, orientatori, studiosi, giornalisti e scrittori, è stata reso possibile grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e ai prestigiosi patrocini del Ministero dell’Istruzione, della Regione Toscana e delle Università degli Studi di Perugia e di Firenze, oltre alla collaborazione con l’ISFOL.
Il convegno, che è la prima iniziativa scientifica e divulgativa italiana dedicata interamente al rapporto tra scienze della narrazione e orientamento, si fonda sull’idea che le storie possano diventare diventare degli strumenti di empowerment utili a mettere ordine e dare un senso alle proprie esperienze, a immaginare il futuro e gestire le scelte, a costruire la nostra identità e quella dei gruppi di cui facciamo parte.
Questa edizione, significativamente intitolata “Non studio, non lavoro, non guardo la tv”, è specificamente indirizzata ad affrontare due emergenze sociali: il problema dei Neet (ovvero tutti quei giovani fino ai 29 anni che non sono né in formazione, né in un percorso d’istruzione e neppure lavorano) e dei dropout (ovvero i giovani che nel corso dell’obbligo di istruzione hanno abbandonato un ciclo senza conseguire un titolo).
Relatori del convegno alcuni dei più accreditati esperti nazionali e internazionali: il 27 sarà la volta del professor Andrea Smorti, professore ordinario di psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, che per l’occasione interverrà con una lezione sulla memoria autobiografica, utile strumento per progettarsi; Ercole Giap Parini, professore di sociologia dell’Università della Calabria, curatore dell’ultimo “Routledge Handbook of Contemporary Italy History, Politics, Society”, che racconterà come la criminalità organizzata influisca sulla percezione del futuro e quindi ostacoli le scelte dei giovani italiani; Federico Batini, invece, professore dell’Università degli Studi di Perugia, cercherà di offrire strumenti di lettura relativi a questi gruppi di giovani, mentre il professor Jean Francois Draperi, direttore del Centro di economia sociale del Conservatoire des Arts et métiers di Parigi, verterà sulla metodologia dell’intervista “trasformativa”, grazie alla quale una persona è sollecitata a rileggere le fasi della propria vita per trovare una prospettiva nuova. Anna Grimaldi, responsabile ISFOL area orientamento, presenterà le ricerche e gli strumenti sviluppati per contrastare i fenomeni in questione.
Molto attesa l’anticipazione del focus di Oxfam sul diritto all’apprendimento in Italia e nel Mondo, mentre una sessione poster sarà dedicata ai progetti progetti che la Regione Toscana ha messo in campo per circoscrivere il fenomeno dei Neet attraverso il coinvolgimento dell’associazionismo.
Il giorno dopo, il 28 ottobre, il programma prevede due lezioni magistrali di Giusi Marchetta, autrice del libro “Lettori si cresce”, che ci farà capire come sia possibile contagiare i ragazzi con l’entusiasmo della lettura e quali risorse si nascondano in essa, e di Simone Giusti, che illustrerà il ruolo fondamentale della scrittura nella vita quotidiana e nei contesti educativi e professionali. La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla presentazione di ricerche scelte da un comitato di revisori scientifici.
Nel pomeriggio si terranno laboratori in cui si imparerà a utilizzare strumenti narrativi efficaci. I partecipanti al convegno, infatti, potranno scegliere di partecipare a uno dei “cantieri narrativi” condotti da uno o più esperti utilizzatori di storie: formatori, orientatori, scrittori, ecc.
Un esempio per tutti: il fiorentino Pietro Polsinelli, progettista e sviluppatore di giochi educativi, illustrerà alcuni progetti elaborati per Unesco e Rai e, quindi, coinvolgerà i partecipanti nell’ideazione di un gioco per il coinvolgimento dei Neet e dei dropout.
Al fine di consentire una partecipazione attiva e proficua, agli iscritti al convegno sarà consegnato un “Quaderno di lavoro” con le ricerche selezionate, una sintesi degli interventi e tutte le informazioni utili.
Per maggiori info e e per gli ultimi dettagli del programma si può consultare il sito: www.lestoriesiamonoi.eu.
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